Le tipologie:
Porta a battente: le porte a battente ad anta singola sono fra le più richieste sul mercato. Ne esistono di varie tipologie e vengono realizzate con materiali di varia natura. Quelle in legno vengono fissate in maniera stabile alle pareti mediante un telaio fatto su misura. L’apertura e la chiusura vengono eseguite grazie ad un semplice sistema di cerniere. Prima di installare una porta per interni di questo tipo, è necessario prevedere che l’ingombro della sua apertura sarà pari alla larghezza dell’anta stessa.
Le dimensioni standard di una porta variano da un minimo di 80 centimetri in larghezza ad un massimo di 100 e dai 200 ai 210 in altezza. Se si ha la necessità di acquistare una porta con altre misure è indispensabile chiedere alla ditta produttrice di realizzarne una su misura. Tale richiesta può avere un’incidenza del 30% sul costo finale del manufatto. Le porte a battente in legno massello garantiscono le migliori performance in termini di durata e non necessitano di particolari manutenzioni. Tuttavia, visto i loro costi, è possibile optare per il legno listellare rifinito con lastre di compensato. Altra soluzione possibile è quella del legno tamburato. Il questo caso specifico, il telaio è in legno massello e fra una faccia e l’altra della porta viene inserito un materiale a nido d’ape.
Porta scorrevole: se lo spazio per aprire e chiudere la porta è limitato, conviene orientarsi su un modello di porta scorrevole, del tipo interno muro, detto più comunemente a scomparsa, o anche da esterno muro, mantovana, se la parete è libera da arredi. Nel primo caso la porta scorre completamente dentro la parete; all’apertura l’anta entra in un controtelaio, cioè una struttura metallica progettata appositamente con caratteristiche tecniche diverse a seconda che debba essere installata o in tramezzi a intonaco o in cartongesso. Molti di questi modelli non hanno né stipiti né cornici coprifilo per un effetto molto essenziale. Sono disponibili anche a doppia anta e in soluzioni fuori misura personalizzabili, con altezze variabili. Non è semplice installarle in un muro portante o in cemento armato oppure contenente pilastri o canne fumarie: in questi casi si dovrebbe realizzare una parete in cartongesso in cui inserire il controtelaio.
Nella versione esterno muro invece all’apertura la porta scorre lungo la parete su un binario. Questi tipi di porta nelle misure standard di 80 cm di larghezza per 210 cm di altezza non richiedono lavori di muratura. Grazie alla leggerezza dei materiali non serve una guida a pavimento: è sufficiente un perno di guida che scorre insieme al pannello.
I modelli in vetro conferiscono all’ambiente molta luminosità. Le lastre che formano le ante sono assolutamente sicure poiché sono realizzate in vetro temperato, un tipo di cristallo che ha una resistenza fino a cinque volte maggiore rispetto al normale e che in caso di rottura si frantuma in tanti piccoli pezzi non taglienti. Nella maggior parte dei casi ha finitura acidata, cioè con effetto satinato su una o entrambe le facce, ma può essere anche laccato o decorato, per esempio con motivi floreali, stilizzati o tradizionali a seconda dello stile dell’infisso.
Porta a libro: sono adoperate da chi ha spazi interni ristretti e desidera utilizzare al meglio ogni centimetro a disposizione. Sono composte da più pannelli che variano da un minimo di due a un massimo di cinque o più. La particolarità di queste porte sta tutta nel loro modo di chiudersi: i pannelli si sovrappongono a pacchetto. In questo modo lo spazio d’ingombro è minimo e possono essere posizionate quando non c’è la possibilità materiale di effettuare i lavori in muratura per collocare le porte con ante a scomparsa.
Queste porte si montano eseguendo operazioni non invasive e possono essere sistemate in qualsiasi stanza. Le ante sono simmetriche o asimmetriche. Quelle asimmetriche vengono adoperate soprattutto in presenza di muri molto spessi e consentono di recuperare spazio. Le aziende immettono continuamente sul mercato porte a libro di varie forme e colori, per accontentare una clientela sempre più esigente. Quelle in vetro sono utilizzate per i soggiorni e i bagni. Lasciano passare la luce garantendo agli ambienti una buona luminosità. Quelle in alluminio sono più leggere e con le vernici epossidiche, possono assumere l’aspetto dei legni più pregiati ma costano molto meno. Infine ci sono le porte in legno che vengono apprezzate per le loro qualità estetiche.
Porta a soffietto: questa tipologia di porta è oggi poco utilizzata poiché ha un design da molti considerato ormai sorpassato, ma può in alcuni casi essere un buon compromesso. Ad esempio, in luoghi come sgabuzzini, piccoli stanzini, ripostigli, disimpegni può essere scelta per motivi di ingombro, anche nella versione vetrata (vetri in plastica) se si necessità di fare passare la luce da un luogo all’altro o scelta per la spesa ridotta che comporta, infatti questa tipologia di porta è davvero molto economica.
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